L’Ecocardiografia fetale
E’ un esame che si propone l’analisi sequenziale
dell’anatomia cardiaca allo scopo di rilevare, o escludere, la
presenza di una cardiopatia congenita.
Le cardiopatie congenite sono le anomalie più
frequenti alla nascita e rappresentano la causa del 25% della
mortalità perinatale e del 50% della mortalità infantile dovuta a
malformazioni congenite. La loro incidenza nella popolazione senza
fattori di rischio varia da 2 ad 8 per mille nati. Nelle gravide
che hanno fattori di rischio l'incidenza aumenta di ben dieci
volte.
Appare quindi evidente come lo studio accurato
del cuore fetale sia particolarmente importante, anche se allo
stesso tempo il cuore fetale è l'organo che risulta più difficile
da studiare. Nei casi in cui esiste un rischio aumentato di
cardiopatia, l'ecocardiografia, cioè lo studio più approfondito
del cuore, è necessaria.
Il riconoscimento in utero delle cardiopatie è
molto importante perché il parto “centralizzato” in strutture in
grado di assistere, sin dal momento della nascita, un neonato
cardiopatico risulta spesso un elemento determinante per
instaurare immediatamente le terapie, mediche o chirurgiche,
idonee nel caso in questione.
L'esame ecocardiografico fetale è certamente
indicato quando all'ecografia morfologica sorgono dei sospetti
sull'anatomia e sulla funzionalità cardiaca, ed è da prescrivere
nei casi in cui esista un rischio maggiore.
Tali casi sono sintetizzabili (secondo le linee
guida SIEOG, la Società Italiana di Ecografia Ostetrica e
Ginecologica) come di seguito indicato :
Indicazioni Materne e/o Familiari
- Malattie ereditarie
- Familiarità per cardiopatie, cioè avere già
avuto figli con cardiopatie congenite, o genitori con cardiopatie
congenite
- Infezioni fetali
- Malattie materne quali il diabete, le malattie
autoimmuni, la fenilchetonuria
- Assunzione, da parte della madre, di alcuni
farmaci quali anticonvulsivanti, o sostanze tossiche (alcol).
Indicazioni Fetali
- Anomalie cromosomiche
- Segni ecografici di sospetto di cardiopatia
all'osservazione del cuore fetale
- Traslucenza Nucale elevata allo screening del
I° trimestre
- Gravidanza gemellare monocoriale
- Presenza di altre malformazioni nel feto
- Difetto precoce dell'accrescimento fetale
L'ecocardiografia fetale deve essere eseguita da
operatori specificamente addestrati, con ecografi di ultima
generazione, utilizzando sonde ad alta frequenza, in grado di
consentire lo studio anche con il doppler pulsato e colore.
L'epoca di esecuzione tradizionale è dalle 20 settimane in avanti,
anche se con i migliori ecografi è oggi possibile, in alcuni casi,
iniziare lo studio al 1° trimestre.
L'esame prevede l'osservazione dell'anatomia
fetale in bidimensionale, e quindi l'osservazione delle stesse
sezioni con il Doppler colore e pulsato.
L'impiego delle immagini in 4D può essere di
notevole aiuto nell'interpretazione delle immagini. La tecnica
detta STIC (Spatio Temporal Image Correlation) consente di
studiare la funzionalità del cuore, ed i movimenti delle sue
strutture anatomiche, attraverso lo studio di un ciclo cardiaco
virtuale ricavato da svariati cicli sovrapposti. La possibilità di
visualizzare le varie strutture anatomiche su tre piani
contemporaneamente consente una migliore comprensione dei rapporti
topografici tra camere cardiache e grossi vasi e di effettuare al
computer la ricostruzione tridimensionale con doppler colore.
Il cosiddetto Inversion Mode, nonché il
B-Flow, consentono di visualizzare gli stampi dei ventricoli e dei
grossi vasi come in corso di cateterismo cardiaco. La metodica
3-4D contribuisce, quindi, ad una migliore comprensione
dell'anatomia cardiaca dal momento che l'approccio tridimensionale
permette di ottenere piani di scansione e visualizzazione non
ottenibili in bidimensionale. Ciò non consente, comunque, di
individuare tutte le cardiopatie, ma questa tecnica in mani
esperte è certamente in grado di aumentare le possibilità
diagnostiche dell'ecocardiografia fetale. Al valore finale
dell'accuratezza diagnostica contribuiscono, comunque, in maniera
determinante, alcune variabili quali un accentuato pannicolo
adiposo materno (obesità) e la posizione fetale non idonea, che
possono rendere difficoltoso ed a volte impossibile l'esame.
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